mammario. Serve principalmente per la diagnosi precoce del cancro al seno nelle donne. Durante una mammografia, viene utilizzata una macchina a raggi X speciale chiamata mammografo per scattare immagini dei seni. Queste immagini possono rivelare la presenza di anomalie, come masse o calcificazioni, che potrebbero essere indicative di cancro al seno o di altre condizioni mediche.

La mammografia è un importante strumento di screening per il cancro al seno, poiché può individuare eventuali anomalie nelle fasi iniziali della malattia, anche prima che siano avvertiti sintomi evidenti. Una diagnosi precoce aumenta significativamente le possibilità di successo nel trattamento del cancro al seno e può ridurre la necessità di interventi medici aggressivi.

La frequenza raccomandata per sottoporsi a una mammografia può variare in base alle linee guida mediche e ai fattori di rischio individuali. Tuttavia, di solito le raccomandazioni generali includono quanto segue:

1. Screening regolare: Le donne di età compresa tra i 50 e i 74 anni, senza precedenti personali di cancro al seno o con basso rischio familiare, dovrebbero sottoporsi a una mammografia di screening ogni due anni. Questo è il periodo raccomandato per individuare precocemente eventuali anomalie.

2. Esami più frequenti: Per alcune donne con fattori di rischio elevati, come una storia familiare di cancro al seno o una mutazione genetica che aumenta il rischio, potrebbe essere consigliabile sottoporsi a mammografie più frequenti o a un’iniziare lo screening a un’età più giovane. Queste decisioni dovrebbero essere discusse con un medico.

3. Esami di follow-up: Le donne che hanno avuto risultati anomali in una mammografia precedente o che hanno sintomi sospetti potrebbero essere sottoposte a mammografie più frequenti o a esami di follow-up per monitorare eventuali cambiamenti nel tessuto mammario.

La mammografia è un esame relativamente semplice e non invasivo. Ecco una panoramica del processo:

1. Preparazione: Prima dell’esame, verrà chiesto alla paziente di spogliarsi dalla vita in su e di indossare una camice fornita dal centro di imaging. Inoltre, è importante evitare l’uso di creme, deodoranti o profumi sulla zona del seno e dell’ascella, poiché potrebbero interferire con le immagini della mammografia.

2. Posizionamento: La paziente sarà posizionata davanti al mammografo, una macchina a raggi X specializzata per le mammografie. Il tecnico del radiologo posizionerà uno dei seni sulla piattaforma del mammografo e lo comprimerà delicatamente tra due piastre di plastica trasparente. La compressione è necessaria per ottenere immagini chiare e dettagliate del tessuto mammario e per ridurre il movimento durante l’esposizione ai raggi X.

3. Acquisizione delle immagini: Una volta che il seno è posizionato correttamente, il tecnico del radiologo effettuerà l’esposizione ai raggi X. Durante questo processo, la macchina a raggi X scatta due immagini di ciascun seno: una vista dall’alto (vista cranio-caudale) e una vista lateralmente (vista mediolaterale). La paziente dovrà rimanere ferma e trattenere il respiro per alcuni istanti mentre vengono scattate le immagini.

4. Controllo di qualità: Dopo l’acquisizione delle immagini, il tecnico del radiologo controlla che siano state ottenute immagini di buona qualità, in modo da garantire una corretta interpretazione da parte del radiologo.

Una volta completata la procedura per un seno, il processo viene ripetuto per l’altro seno. L’intero esame di mammografia solitamente dura circa 15-30 minuti.